Vecchio PRG e nuovo PAT

Dall’edilizia all’urbanistica:
dal diritto edificatorio dei retini al piano di assetto del territorio:
 una scommessa importante
 
La differenza fondamentale tra PRG e PAT è che i  vecchi PRG, concedevano il diritto a costruire, identificando le destinazioni delle varie aree, con il PAT si è passati alla pianificazione urbanistica, con l’obiettivo, per quanto possibile, della riqualificazione dei territori.
 
La SAU : Superficie Agricola Utilizzabile è il dato che indica il tetto massimo di superficie agricola trasformabile di un territorio
 
PER IL COMUNE di CASIER la SAU è  di  49.000 mq.
 
Un margine davvero ridotto, che ci dice che si è già costruito troppo!
 
Abbiamo rispettato le indicazioni contenute nel nostro programma:
FANNO FEDE gli oneri di urbanizzazione che, come si può vedere,
sono drasticamente ridotti dal 2004 ad oggi:
 
 
Anche se questo ha comportato difficoltà per gli investimenti 
siamo più che mai convinti, e la nuova legge urbanistica ci aiuta, che non si può continuare a svendere il territorio per fare cassa!
 
La nuova legge urbanistica regionale (L.R. 11) è entrata in vigore  il 24 ottobre 2004 e, dalla data del 28 febbraio 2005, non ha permesso nuove varianti ai piani regolatori vigenti.
In molti Comuni questa scadenza ha determinato la corsa per presentare più varianti possibili.
L’Amministrazione di Casier ha invece mantenuta la propria linea programmatica, di valutazione attenta della programmazione urbanistica, mirata alla tutela del territorio, con due soli interventi, coerenti con la propria volontà di razionalizzare la dislocazione delle aree produttive allontanandole dal centro abitato.
Con queste due decisioni , oltre che a risolvere situazioni pendenti da tempo, l’amministrazione ha voluto dare un chiaro segnale di conferma della propria linea di attento controllo e tutela del territorio. 
 
Tutto quello che si è costruito nel comune di Casier dal 2004 ad oggi, ancora deriva dal PRG approvato nel 1995, che però ancora non è esaurito.

Due sono state le sole eccezioni delle due varianti approvate da qusta amministrazione entro la data  dell’entrata in vigore della nuova legge urbanistica, il 28 febbraio 2005: Cristalsapo e Secco ma entrambe allo scopo di allontare future ed esistenti costruzioni industriali dal centro abitato di Dosson

La variante Cristalsapo: l’area industriale di via della Liberazione, individuata nel PRG prima come azienda da dismettere, poi da trasferire, già disponeva di  una variante residenziale con un indice 0,50 già previsto nel PRG dal 1999.

Per incentivare il trasferimento dell’Azienda, è stato concesso un indice residenziale di 1,5, che sarà trasformato in direzionale commerciale, sulla base di un accordo art. 6  legge regionale 11  in considerazione del fatto, che l’ambito si affaccia sul futuro Terraglio est dove  è meglio non prevedere altra residenza oltre a quella già esistente. 
 La variante Secco: lungo via Guizzetti, il retro dell’area che sarà occupata dalla casa di riposo, aveva destinazione industriale ed era in fase avanzata la progettazione di due capannoni. L’amministrazione ha ritenuto che fosse inopportuno realizzare un nuovo insediamento industriale, visto anche l’ampliamento già previsto a sud di via delle Industrie, e tantomeno nei pressi di una struttura delicata come una Residenza Sanitaria Assistita.
 
Questa amministrazione si è limitata, obbligatoriamente, ad approvare i piani di lottizzazione sulla base di diritti edificatori acquisiti e a rilasciare le concessioni edilizie una volta verificato che i progetti presentati erano conformi al regolamento edilizio. Ma questi diritti edificatori già acquisiti non sono ancora esauriti e  si prevede che, nei prossimi 10 anni, più della metà dei nuovi residenti  potrebbe trovar casa nelle aree edificabili già concesse dal vecchio PRG.
Da circa due anni stiamo lavorando al Piano di Assetto del Territorio, che in febbraio sarà presentato per l’adozione al consiglio comunale.
 Come indicato nel nostro  programma viene limitata l’espansione residenziale e non è prevista un nuova espansione industriale.
Gran parte dei 49.000 mq di SAU disponibili sono serviti per creare, in un gioco di perequazioni incrociate, i  crediti edilizi necessari per quei proprietari che avendo capito lo spirito della nuova legge e accettato di non costruire in aree centrali pur avendone diritto, dovevano essere compensati.
Acquistando poi l’area di 34.000 mq  per il parco urbano a Dosson, a cui si aggiungeranno altri 6.000 mq. circa lungo Via Europa ,  frutto di uno degli accordi pubblico-privato, vincolandola in modo definitivo a verde pubblico, abbiamo  praticamente  compensato la SAU impegnata.
Il documento preliminare, che indica le linee di indirizzo fondamentali del piano è pubblicato, sempre nella massima trasparenza, sul sito del comune  e la tabella riassuntiva degli accordi si trova su ”da Casier” di Dicembre 2008.
Ma non è facile scalfire le vecchie logiche, ed è stata forse questa la maggiore fatica nella redazione del PAT: infatti  le numerose domande di trasformazione pervenute dai cittadini riguardano quasi esclusivamente varianti da  agricolo a  residenziale ed ammonterebbero  complessivamente al doppio della SAU disponibile.
 
Daniela Marzullo